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In origine il lago occupava una superficie molto piu ampia che andava dalla Punta dell’Epitaffio alla Punta Carusa, separata dal mare da una stretta e lunga lingua di terra che fungeva da diga, la celebre Via Herculanea, che assieme ai grandi moli di Portus Julius lo riparava dalla furia delle onde del vicino mare.
Il nome di Lucrino fu associato nell’età romana non tanto alla geografia militare del luogo, ma a quella dell’allevamento dei molluschi e alla pesca. Sergius Orata, famoso imprenditore romano, intorno al I sec. a. C., impiantò in questo specchio d’acqua quelli allevamenti intensivi di sua ideazione che lo resero famoso in tutto il territorio romano.
Da queste acque si ricavò tanta ricchezza e lustro, infatti, scherzosamente il nome Lucrino venne fatto risalire dal latino LUCRUM, cioè guadagno. La quantità e la varietà dei pesci e molluschi all’interno del lago spinsero i romani a costruirvi intorno ville e terme.
Ma il dinamismo geologico dei campi flegrei modificarono ben presto lo scenario di Lucrino.
L’improvviso erompere del vulcano Montenuovo cambiò radicalmente il paesaggio. La creazione del nuovo monte inghiottì il piccolo villaggio di TRIPERGOLE che era sorto sulla sponda orientale del lago. Inoltre, il lento movimento bradisismico fece affondare nel mare i moli di Portus Julius e gli ultimi avanzi della via Herculanea.
L’eruzione del Montenuovo(1538) sconvolse radicalmente la fisionomia dei luoghi, riducendo enormemente lo specchio d’acqua del Lago Lucrino.