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Acropoli

ARCHEOLOGIA > Cuma


Il colle che forma l'Acropoli di Cuma, costituito da rocce eruttive, non è che un residuo di un antico cratere eroso dalle acque marine .
Magnifici avanzi della fortificazione greca del V secolo a.C., sono apparsi nei recenti scavi lungo il ciglio settentrionale e lungo le pendici meridionali della terrazza inferiore dell'acropoli.


Tempio della terrazza inferiore o Tempio di Apollo


Delle due terrazze di cui si compone il Colle di Cuma la terrazza inferiore, aperta verso oriente, racchiude le vestigia del tempio di Apollo, il cui culto era particolarmente importante a Cuma, in quanto il dio era il protettore della città e l'ispiratore della Sibilla.
Del tempio più antico di età greca e sannitica, non resta che la platea dello stereobate a blocchi squadrati di tufo locale ben connessi, ma nulla più rimane degli elementi architettonici del colonnato e delle strutture della cella.  
Era probabilmente un tempio periptero costruito sugli avanzi di un tempio più antico.
Nell’età agustea il tempio dell’Apollo cumano subì un completo rifacimento per essere poi trasformato nel VI-VII sec. in Basilica Cristiana.


Tempio della terrazza superiore o Tempio di Giove


Il tempio di Giove corona la vetta superiore dell’Acropoli.
Tutto eroso dell’azione del vento e delle acque, il tempio rispecchia le molteplici vicissitudini che hanno interessato i templi della Acropoli cumana: prima greco e greco-italica, poi romano-agustea e cristiana.
Dell’età greca non resta alcun elemento architettonico.
La platea dello steriobate è quasi completamente nascosta della pavimentazione più tarda romana e cristiana; nessuna traccia dei muri della cella e del colonnato.







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